Tracoma
Il tracoma è la principale causa infettiva di cecità nel mondo e fa parte di un gruppo di condizioni note come “ neglected tropical diseases” (NTD) ovvero malattie tropicali trascurate.
Il tracoma è una delle malattie più antiche conosciute al mondo: le prove suggeriscono che esiste da più di 10.000 anni. Si pensa che il tracoma fosse presente in Australia già durante l’era glaciale. Gli scheletri trovati dagli archeologi mostrano alcune delle prime prove di tracoma: lesioni sui crani suggeriscono che spesso avevano infezioni croniche agli occhi. I geroglifici sulle antiche tombe nubiane in Sudan mostrano occhi e pinzette, che vengono ancora utilizzati oggi dai pazienti affetti da tracoma per strapparsi le ciglia e alleviare il dolore. Il tracoma è stato menzionato anche nel papiro Ebers, una raccolta di note mediche egiziane del 1500 a.C. Molti libri riguardanti le malattie oculari sono stati scritti in arabo, in questi testi gli autori usavano il termine “jarab”, che significa scabbia, per descrivere il tracoma. Il tracoma era molto diffuso nei paesi a clima caldo, come l’Africa e quelli affacciati nel mediterraneo. Agli inizi del’900 la malattia era diventata un grave problema sanitario nel Regno Unito e in Europa, poichè diffusa dai soldati di ritorno dal Medio Oriente. Molti cercarono di sfuggire al servizio militare usando unguenti per simulare il tracoma. Agli immigrati che arrivavano negli Stati Uniti a Ellis Island venivano controllate le palpebre, per valutare la presenza del tracoma, utilizzando un gancio per bottoni (uno strumento utilizzato per allacciare i bottoni stretti). Da qui l’avvertimento tra di loro di “fare attenzione agli uomini dei bottoni”. Chiunque fosse affetto dalla malattia veniva rimandato a casa o curato sull’isola prima di essere ammesso nel paese.
Quali sono i sintomi del tracoma ?:
I segni iniziali più comuni che una persona soffre di tracoma includono:
- Secrezione dagli occhi
- Occhi irritati
- Arrossamento
Poiché l’infezione si diffonde attraverso le mani, i vestiti e la biancheria da letto, colpisce in modo sproporzionato donne e bambini: a livello globale le donne hanno 1,8 volte più probabilità degli uomini di rimanere cieche a causa della malattia. Se il tracoma non viene trattato, può portare alla trichiasi.
Evoluzione:
Il tracoma inizia come un’infezione batterica sotto forma di congiuntivite (Fig. 1) e può essere facilmente curata.
Ma se non lo è, col tempo provoca cicatrici sulla palpebra che retraggono le ciglia verso l’interno, quindi ad ogni battito di ciglia sfregano contro l’occhio (Fig. 2).
Questo aspetto evolutivo del tracoma è chiamata trichiasi e il dolore può essere così intenso che molte persone ricorrono a strappare le ciglia per ridurre l’agonia dell’ammiccamento. Nel tempo, se non trattata, la trichiasi può indure una cheratite infettiva con opacamento della cornea (leucoma) che può portare ad una progressiva perdita della visione (Fig. 3). In qualche caso purtroppo può determinarsi addirittura la perforazione della cornea.
Cosa causa il Tracoma ?:
L’agente eziologico del Tracoma è la Chlamydia trachomatis (un batterio intracellulare obbligato). Il merito della scoperta di questo microrganismo è stato del ricercatore medico cinese Dr. Tang Feifan nel 1946 (Y. Wang. Etiology of trachoma: a great success in isolating and cultivating Chlamydia trachomatis. J. Chin Med J 1999 Oct;112(10):938-41) consentendone il trattamento con antibiotici. La malattia fu progressivamente debellata nella maggior parte dei paesi, ma è rimasta endemica nei paesi in via di sviluppo in Africa ed in estremo Oriente. Più di 40 i paesi considerano il tracoma un problema di salute pubblica. 115 milioni persone corrono il rischio di diventare cieche a causa del tracoma. L’Oman è diventato il primo Paese ad eliminare il tracoma come problema di salute pubblica, come certificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Diversi altri paesi hanno raggiunto questo traguardo tra il 2016 e il 2018 (Marocco, Messico, Cambogia, Laos, Ghana, Nepal e Iran), seguito dal Gambia nel 2021, dal Malawi nel 2022 e dal Benin e Mali nel 2023.
La terapia:
L’uso di azitromicina per via orale è stato associato a una significativa percentuale di guarigione. Le alternative comprendono l’eritromicina 500 mg 2 volte/die per 14 giorni o la doxiciclina 100 mg 2 volte/die per 10 giorni (da non utilizzare in donne in gravidanza o in allattamento o in bambini di età inferiore agli 8 anni). Per il trattamento topico, è indicata l’applicazione di una pomata a base di tetraciclina 1% su entrambi gli occhi 2 volte/die per 6 settimane.
Occhiocapolavoro
Dott. Giuseppe Trabucchi – Medico Chirurgo – Specialista in Clinica e Chirurgia Oftalmica
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Iscrizione Ordine dei Medici Chirurghi di Milano n. 25154