Terapie cognitivo-comportamentali
Le linee guida (American Psychiatric Association) per il trattamento della dismorfofobia
- Gestione psichiatrica
La gestione psichiatrica consiste di interventi e attività che dovrebbero essere iniziate e fornite durante ogni fase del trattamento.
- Stabilire e mantenere un’alleanza terapeutica.
- Personalizzare lo stile comunicativo sui bisogni e le competenze del paziente.
- Lasciare del tempo al paziente con eccessivo rimuginio e dubbi per poter valutare la scelta del trattamento. Ripetere le spiegazioni se necessarie.
- Prestare attenzione al transfert e al controtransfert, i quali possono danneggiare l’alleanza e l’aderenza.
- Valutare le influenze della cultura, della religione, delle credenze sulla malattia e dei precedenti trattamenti sulle aspettative del paziente.
- Condurre un assessment dei sintomi del paziente.
- Utilizzare i criteri del DSM per la diagnosi.
- Valutare l’utilizzo di domande di screening per rilevare sintomi non riconosciuti.
- Distinguere ossessioni, compulsioni e rituali del DOC da sintomi simili trovati in altri disturbi.
Esempi di domande di screening per il disturbo ossessivo-compulsivo:
- Hai pensieri spiacevoli di cui non riesci a liberarti? Hai paura di fare del male qualcuno?
- Devi contare, lavarti le mani o controllare le cose ripetutamente?
- Ti preoccupi molto se hai svolto rituali religiosi in maniera corretta o se sei stato immorale?
- Hai pensieri su questioni connesse al sesso che provocano disagio?
- Devi sistemare le cose in modo simmetrico o con un certo ordine?
- Hai problemi a buttare via oggetti, al punto che la tua casa è abbastanza disordinata?
- Queste preoccupazioni e questi comportamenti interferiscono con il tuo funzionamento al lavoro, con la tua famiglia o in altre attività sociali?
- Valutare di esprimere un giudizio sulla severità dei sintomi e sul livello di funzionamento del paziente
- Valutare una linea di base sulla gravità fornisce un modo per misurare la risposta al trattamento.
- Una scala utile per quantificare i sintomi è la Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (Y-BOCS), che è disponibile in siti come: http://healthnet.umassmed.edu/mhealth/YBOCRatingScale.pdf
- Alcuni questionari autosomministrati per valutare la depressione sono il Patient Health Questionnaire (PHQ-9), il Beck Depression Inventory–II (BDI-II), la Zung Depression Scale e la versione per pazienti dell’Inventory of Depressive Symptoms (IDS) oppure il Quick-IDS.
- Per valutare la disabilità è utile la Sheehan Disability Scale (SDS).
- Per valutare la qualità della vita è utile il Quality of Life Enjoyment and Satisfaction Questionnaire (Q-LES-Q) o il più dettagliato World Health Organization Quality of Life Survey (WHOQOL-100).
- Aumentare il livello di sicurezza del paziente e delle altre persone coinvolte.
- Valutare il rischio di suicidio, di comportamenti autolesivi e di fare del male agli altri.
- Possono essere utili informazioni raccolte da altri membri della famiglia.
- Prendere in considerazione i fattori associati a un maggiore rischio di suicidio, compreso specifici sintomi psicologici e altri disturbi (ad es., mancanza di speranza, agitazione, ansia, attacchi di panico, sintomi psicotici, disturbi dell’umore, abuso di sostanze, schizofrenia o disturbo di personalità borderline).
- Valutare la possibilità di nuocere agli altri, sia direttamente che indirettamente (ad es., quando i sintomi del DOC interferiscono con le competenze genitoriali).
- Completare l’assessmentpsichiatrico.
- Valutare altri disturbi in comorbilità come disturbi dell’umore, disturbi d’ansia, disturbi del comportamento alimentare, disturbo da uso di sostanze e disturbi di personalità.
6. Stabilire gli obiettivi del trattamento.
- Gli obiettivi del trattamento includono la riduzione della frequenza e dell’intensità dei sintomi, migliorare il funzionamento del paziente e aiutare il paziente a migliorare la sua qualità della vita.
- Degli risultati ragionevoli del trattamento includono meno di 1 ora al giorno trascorsa tra ossessioni e compulsioni, ansia connessa al DOC di entità al massimo lieve, capacità di vivere con l’incertezza associata al DOC e poca o nessuna interferenza del DOC con le attività quotidiane. Nonostante i migliori sforzi, alcuni pazienti non saranno in grado di raggiungere questi obiettivi.
- Stabilire il settingadeguato per il trattamento.
- In generale, i pazienti dovrebbero essere presi in carico nel setting meno restrittivo possibile affinché questo sia sicuro e consenta un trattamento efficace.
- Di solito, il trattamento ambulatoriale è sufficiente. Setting che offrono trattamenti più intensivi (e.g., ospedalizzazione, trattamento residenziale o semiresidenziale) possono rivelarsi necessari per pazienti ad alto rischio suicidario o pericolosi per altre persone, non autosufficienti nel prendersi cura di se stessi, con condizioni mediche o psichiatriche in comorbilità o che necessitano di un trattamento o di un monitoraggio più intensivo.
- Il trattamento domiciliare potrebbe essere necessario per pazienti che non sono in grado di raggiungere uno studio privato o una clinica a causa di intensa paura o altri sintomi.
- Migliorare l’aderenza al trattamento.
- Riconoscere che paure, dubbi e bisogno di certezza del paziente possano influenzare la motivazione, la capacità di aderire al trattamento e possono mettere a dura prova la pazienza del terapeuta.
- Fornire informazioni sul disturbo e sul suo trattamento, inclusi i risultati attesi, il tempo e l’impegno richiesti.
- Informare il paziente sui possibili effetti collaterali dei farmaci, indagare quelli che il paziente potrebbe non essere disposto a riportare (ad es., effetti collaterali sulla sfera sessuale), rispondere tempestivamente alle preoccupazioni sugli effetti collaterali e programmare sedute di follow-up subito dopo aver iniziato un nuovo trattamento farmacologico o dopo averlo modificato.
- Affrontare le rotture dell’alleanza terapeutica.
- Tenere in considerazione il ruolo della famiglia del paziente e del supporto sociale.
- Quando possibile, aiutare il paziente ad affrontare aspetti pratici come il costo del trattamento, la copertura assicurativa e l’utilizzo dei mezzi di trasporto.
- Scelta del trattamento iniziale
I trattamenti di prima scelta per il DOC sono la terapia cognitiva e comportamentale (TCC) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SRI).
- Gli SRI includono la clomipramina e tutti gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). La clomipramina, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina e la sertralina sono approvate dalla U.S. Food and Drug Administration per il trattamento del DOC.
- Vi sono forti evidenze scientifiche, inclusi trial controllati, a favore dell’efficacia della TCC che si basa principalmente sull’utilizzo della tecnica comportamentale di esposizione con prevenzione della risposta (ERP).
La scelta della modalità iniziale di trattamento è basata sul singolo individuo e dipende dai seguenti fattori:
- Natura e gravità dei sintomi del paziente.
- Presenza di problemi medici e psichiatrici in comorbilità.
- Disponibilità di erogare TCC.
- Storia dei trattamenti fatti, attuale farmacoterapia, capacità e preferenze del paziente.
La TCC come unico trattamento è raccomandato quando il paziente non sia troppo depresso, ansioso o gravemente malato per poter collaborare attivamente in questa modalità di intervento oppure nel caso in cui il paziente preferisca non prendere farmaci.
- Nell’ERP, al paziente viene insegnato a fronteggiare le situazioni e gli oggetti temuti (esposizione) e a trattenersi dal mettere in atto i rituali (prevenzione della risposta). Lo scopo è di indebolire l’associazione tra lo stimolo temuto e il disagio e l’utilizzo di rituali come strategia per ridurre l’ansia.
- Le tecniche cognitive come identificare, mettere in discussione e modificare le credenze disfunzionali (pensiero magico, eccessivo senso di responsabilità, sovrastima del pericolo, fusione pensiero-azione, perfezionismo, credenza che l’ansia duri in eterno e necessità di controllo) può essere combinata in modo efficace con l’ERP.
- Il paziente deve essere disposto a svolgere il lavoro che la TCC richiede (regolari homework comportamentali).
- La psicoterapia psicodinamica può essere utile per aiutare i pazienti a superare la loro resistenza nell’accettare un trattamento raccomandato e nel gestire le conseguenze interpersonali dei sintomi di DOC.
- Il colloquio motivazionale può anche essere d’aiuto nel superare la resistenza al trattamento.
Gli SRI da soli sono raccomandati per un paziente che ha risposto bene a uno specifico farmaco o che preferisce un trattamento con soli SRI.
- Implementare il trattamento
Iniziare il trattamento farmacologico con il dosaggio raccomandato dal produttore (per la maggior parte dei pazienti) e titolare fino alla massima dose tollerabile (Tabella 3).
Continuare la farmacoterapia per 8-12 settimane, di cui 4-6 settimane al massimo dosaggio tollerabile.
Erogare una Terapia Cognitiva e Comportamentale almeno una volta la settimana per 13-20 settimane.
- Modificare il trattamento
Valutare se altri fattori stiano contribuendo a limitare il miglioramento e prenderli in considerazione:
- Problemi nell’alleanza terapeutica
- Interferenza da parte di disturbi in comorbidità come il disturbo di panico, la depressione maggiore, il disturbo da uso di sostanze o un grave disturbo di personalità
- Inadeguata aderenza al trattamento o incapacità di tollerare un adeguato percorso psicoterapeutico o un intervento farmacologico al dosaggio indicato.
- Stressor psicosociali
- Ruolo dei familiari come fattore di mantenimento dei sintomi.
Valutare la possibilità di estendere la durata o di intensificare l’intervento psicoterapeutico o quello farmacologico.
Se il paziente continua ad avere un’inadeguata risposta al trattamento, valutare le seguenti alternative:
- Fornire un trattamento combinato (SRI e TCC)
- Aggiungere un SRI a farmaci antipsicotici
- Passare ad un diverso SRI
- Passare alla venlafaxina
Dopo aver utilizzato i trattamenti sopra riportati e le strategie aggiuntive, è possibile prendere in considerazione strategie meno supportate dalle evidenze scientifiche.
- L’aggiunta di SSRI con clomipramina, buspirone, pindololo, riluzolo o morfina solfato una volta settimana può essere utile per alcuni pazienti. Tuttavia, la morfina solfato deve essere evitata in pazienti in cui è controindicata la somministrazione di oppiacei; in questi casi occorrono le dovute precauzioni e la dovuta documentazione. Se viene aggiunta la clomipramina, devono essere prese le dovute precauzioni per prevenire eventuali effetti collaterali cardiaci o relativi al sistema nervoso centrale.
- La monoterapia con D-anfetamina, tramadolo, inibitori delle monoamino ossidasi, ondansetron, stimolazione magnetica transcranica o deep brain stimulation possono essere considerate in specifiche circostanze.
- Il trattamento residenziale intensivo o il trattamento semiresidenziale possono essere utili per pazienti con DOC grave e resistente al trattamento.
- La neurochirurgia ablativa per il DOC grave e fortemente refrattario al trattamento è scarsamente indicato e, insieme alla deep brain stimulation, deve essere fornito solo in luoghi in cui il personale abbia esperienza sia riguardo al DOC che a questi specifici approcci terapeutici.
- Interruzione del trattamento
Dato che la ricaduta sembra essere una risposta comune, per la maggior parte dei pazienti può essere utile continuare il trattamento seguendo alcuni moduli.
- Continuare il trattamento farmacologico che ha mostrato risultati soddisfacenti per 1-2 anni prima di valutare una graduale riduzione del 10%–25% ogni 1–2 mesi se si osserva il ritorno o l’aggravarsi dei sintomi.
- Al termine della TCC erogare booster session basate sull’ERP con cadenza mensile per 3-6 mesi o con maggiore intensità se la risposta al trattamento è stata solo parziale.
LE LINEE GUIDA BRITANNICHE (NICE)
Principi per la presa in carico di pazienti con DOC e BDD e delle loro famiglie
- Comprensione
- Stepped care per adulti, adolescenti e bambini che soffrono di DOC e BDD
- Step 1: consapevolezza e riconoscimento
- Step 2: riconoscimento e assessment
- Step 3–5: alternative di trattamento per persone che soffrono di DOC o BDD
- Step 6: trattamento intensivo e ricovero per persone che soffrono di DOC e BDD
- Dimissione dopo il recupero.
Bibliografia
- American Psychiatric Association. (2010). Practice guideline for the treatment of patients with obsessive-compulsive disorder. https://psychiatryonline.org/pb/assets/raw/sitewide/practice_guidelines/guidelines/ocd.pdf
- American Psychiatric Association. (2007). Treating obsessive-compulsive disorder: a quick reference guide. https://psychiatryonline.org/pb/assets/raw/sitewide/practice_guidelines/guidelines/ocd-guide.pdf
- American Psychiatric Association. (2013). Guideline watch. Practice guideline for the treatment of patients with obsessive-compulsive disorder. https://psychiatryonline.org/pb/assets/raw/sitewide/practice_guidelines/guidelines/ocd-watch.pdf
- National Institute for Clinical Excellence. (2005). Obsessive-compulsive disorder and body dysmorphic disorder: treatment. https://www.nice.org.uk/guidance/cg31
Occhiocapolavoro
Dott. Giuseppe Trabucchi – Medico Chirurgo – Specialista in Clinica e Chirurgia Oftalmica
P.IVA 02128970031 – C.F. TRBGPP59D30E463K
Iscrizione Ordine dei Medici Chirurghi di Milano n. 25154