Prospettiva

È un insieme di regole e di procedimenti, che consentono di disegnare su un piano bidimensionale (foglio o tela) l’immagine di una figura dello spazio mettendo in rilievo le caratteristiche tridimensionali dell’oggetto nello spazio.

In essa vengono applicate in modo grafico le leggi dell’ottica, quindi per esempio nel disegno, gli oggetti distanti appariranno più piccoli e rispetto a quelli vicini.
L’esempio più esplicativo del principio della prospettiva è offerto dalla vista dei binari del treno, che sembrano avvicinarsi fino a convergere all’orizzonte.

L’orizzonte

è la linea orizzontale che divide il piano di proiezione (la superficie del foglio o della tela). Su questa linea si trovano il punto di vista dell’osservatore; ed i punti di fuga. La linea dell’orizzonte si trova sempre all’altezza degli occhi di chi guarda la scena.

Il punto o i punti di fuga

Il punto o i punti di fuga, sono i luoghi dove convergono (verso cui fuggono) le linee di profondità. I punti di fuga si trovano sempre sulla linea d’orizzonte.

Il punto di vista

È il punto dal quale si osserva la scena. Possono essere gli occhi dello spettatore o l’obiettivo della macchina fotografica. Una normale fotografia è un esempio pratico di una prospettiva. Nella macchina fotografica, il piano di proiezione è la superficie della pellicola. Esistono tre diversi tipi di prospettiva: La prospettiva centrale o parallela, la prospettiva obliqua e la prospettiva aerea.

La prospettiva centrale o parallela

Si usa questo metodo quando un lato del soggetto da disegnare è parallelo al piano di proiezione. Il punto di fuga ed il punto di vista si trovano ovviamente sulla linea d’orizzonte e possono coincidere.
Le linee parallele tra loro, ma perpendicolari all’osservatore convergono in un punto all’orizzonte. Le linee verticali diminuiscono in altezza avvicinandosi all’orizzonte, le linee parallele al piano di terra sono sempre orizzontali e parallele, ma si avvicinano l’una all’altra, man mano che si avvicinano all’orizzonte, fino a confondersi.

Guardate questo semplicissimo disegno fatto con il computer. Ci sono pochissimi elementi e neanche curati, ma osservate come il corretto uso della tecnica prospettica, conferisce a dare alla scena il senso di profondità, la diversa collocazione nei piani e le corrette dimensioni degli oggetti.
In questo caso è stata usata la prospettiva centrale ad un solo punto di fuga. Tutte le linee di profondità convergono nello stesso punto. Notate che anche gli oggetti che non hanno forme regolari sono in qualche modo soggetti alla legge della prospettiva. L’altezza degli alberi decresce visivamente man mano che ci si avvicina alla linea d’orizzonte. Anche se ovviamente tutti gli alberi hanno la stessa altezza.
Le distanze diminuiscono progressivamente avvicinandosi alla linea d’orizzonte (quindi allontanandosi dal punto di vista dell’osservatore) fino a confondersi l’una con l’altra.

Ovviamente esiste un procedimento per determinare correttamente le distanze in profondità (con i punti di misura), ma è abbastanza complesso e qui ci preme solo fornire i concetti principali.

La prospettiva obliqua (o angolare) ovvero con due punti di fuga

I punti di fuga e di vista non coincidono, anche se si trovano sempre sulla linea d’orizzonte. La prospettiva centrale è una rappresentazione semplificata, e non sempre idonea a rappresentare la realtà. Ovviamente non sempre, tutte le linee del soggetto che si vuole rappresentare sono perpendicolari o paralleli al piano di proiezione. In questo caso per una corretta rappresentazione, bisogna usare il metodo della prospettiva obliqua o a due punti di fuga.

Anche il disegno di un semplice oggetto, come un libro, deve essere eseguito correttamente. In questo caso è stata usata la prospettiva obliqua a due punti di fuga. Il secondo punto di fuga non si vede, poiché è situato al di fuori del foglio.
Da questa immagine possiamo trarre un’osservazione importante e che cioè i punti di fuga non devono necessariamente trovarsi dentro la parte di scena, che decidiamo di disegnare.

Occhiocapolavoro

Dott. Giuseppe Trabucchi  – Medico Chirurgo – Specialista in Clinica e Chirurgia Oftalmica

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