Amigdala
Il corpo amigdaloideo o l’amigdala (in greco antico mandorla), è un complesso nucleare situato nella parte dorsomediale del lobo temporale del cervello. Gestisce le emozioni e in particolar modo la paura. Viene definita anche come un gruppo di strutture interconnesse di sostanza grigia facente parte del sistema limbico nella regione rostromediale del lobo temporale.
Si trova anteriormente alla formazione dell’ippocampo, al di sotto del giro uncinato. Ha una struttura ovoidale situata nel punto più basso del corno inferiore di ogni ventricolo laterale. È in continuità con il putamen e, come parte terminale, con la coda del nucleo caudato.
L’amigdala invia impulsi all’ipotalamo per l’attivazione del sistema nervoso simpatico, al nucleo reticolare talamico per aumentare i riflessi, ai nuclei del nervo trigemino, del nervo facciale, alla zona ventrale tegmentale, al Locus ceruleus ed ai nuclei laterodorsali tegmentali.
Le sue funzioni:
L’amigdala è il centro di integrazione di processi neurologici superiori come le emozioni. È coinvolta anche nei sistemi della memoria emozionale. È inoltre attiva nel sistema di comparazione degli stimoli ricevuti con le esperienze passate e nell’elaborazione degli stimoli olfattivi.
I segnali provenienti dagli organi di senso raggiungono innanzitutto il talamo, poi, utilizzando un circuito monosinaptico, arrivano all’amigdala. Successivamente, un secondo segnale viene inviato dal talamo alla neocorteccia. Tramite questa ramificazione, l’amigdala comincia a rispondere agli stimoli della neocorteccia. In questo modo è capace di analizzare ogni esperienza. Ad esempio, quando l’amigdala valuta uno stimolo come pericoloso, scatta un grilletto neurale e invia segnali di emergenza a tutte le parti principali del cervello. Allo stesso tempo, esso stimola il rilascio di ormoni che innescano la reazione di attacco o fuga (adrenalina, dopamina e noradrenalina), attiva il sistema cardiovascolare, i muscoli e l’intestino e mobilita i centri del movimento. Contemporaneamente, i sistemi mnemonici vengono analizzati per richiamare ogni informazione utile nella situazione di paura.
Mentre l’amigdala giudica la valenza emozionale dei fatti, l’ippocampo cataloga i fatti. Fornisce, quindi, il livello giusto di attenzione ad ogni stimolo, lo arricchisce di emozioni e lo immagazzina sotto forma di ricordo.
L’amigdala rappresenta, dunque, l’archivio della nostra memoria emozionale, analizzando l’esperienza corrente. In situazioni presenti e passate che presentano un elemento chiave simile, l’amigdala lo identifica come una associazione ed agisce, talvolta, prima di avere una piena conferma. Ci comanda precipitosamente di reagire ad una situazione secondo paragoni di episodi simili con pensieri, emozioni e reazioni fissate in risposta ad eventi analoghi. Talvolta può reagire prima che la corteccia sappia cosa sta accadendo. Questo avviene perché l’emozione grezza viene scatenata in modo indipendente dal pensiero cosciente e prima di esso.
Occhiocapolavoro
Dott. Giuseppe Trabucchi – Medico Chirurgo – Specialista in Clinica e Chirurgia Oftalmica
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